Clap! Clap!

5ve records

Clap! Clap! i 5 dischi che hanno cambiato la mia vita

Inizia oggi questa nuova e bella avventura: #5ve_R!, un piccolo diario di bordo. Una bussola molto preziosa che vi aiuterà a fuggire dal rumore di fondo per recuperare un pò di tempo con la parte più profonda dell’ascolto musicale, quei dischi che vi hanno emozionato sin da subito e che porterete sempre con voi. Rompiamo gli indugi e siamo molto orgogliosi di lanciare questa nuova rubrica con uno dei più influenti esponenti a livello mondiale delle nuove sonorità afro-elettroniche, uno dei più genuini ed interessanti artisti/produttori toscani di musica elettronica, Cristiano Crisci aka Clap! Clap! che ringraziamo di cuore per la sua grande disponibilità e passione assieme alla nostra inviata Rozz Ella per questa perla per #5ve r!.

Quali sono i 5 titoli a cui Cristiano non rinucerebbe mai e che porta sempre con se? Scopriamoli di seguito:
  • Aphex Twin – Richard D James Album (1996 Warp) – Link here

Penso che questo album sia ancora oggi all’avanguardia.

Avevo 15 anni quando l’uscita di questo disco travolse la mia vita. Per me è ed è stato una grandissima fonte di ispirazione non solo per la composizione in chiave analogica di brani di musica elettronica, ma per le incredibili melodie aliene (in stile melodies from mars) che AFX continua per fortuna ancora oggi a regalarci.

Quando lo sentii per la prima volta ebbi un “arousal” che accese la passione per questo ‘nuovo mondo’ e fu da li che mi addentrai nella produzione e composizione di musica elettronica.


  • Refused – The shape of punk to come (1998 Burning Heart) – Link here

Sono sempre stato appassionato alla cultura punk e hardcore, dalla vecchia scuola dei Minor threat, Fugazi, Bad Brains, The Fall, Black Flag, Husker du , fino ad arrivare a band come Botch., Breach, Zao, Dillinger Escape Plan.
Refused sono sempre state una delle mie band preferite nel genere e quando nel 98 fecero uscire questo disco, rivoluzionarono molte cose nella scena HC.
Titolo indovinatissimo pensando che ‘the shape of jazz to come’ di Ornette Coleman rivoluzionò il mondo del jazz aprendo un’ampia porta sul free jazz quando uscì.

  • Sonny Rollins – Way out west (1957 Contemporary) – Link here

Da sassofonista ascolto molto jazz e sono particolarmente appassionato del be-bop, hard-bop, ascolto molto John Coltrane, Pharoah Sanders ma anche Bill Evans, Thelonious Monk, Mingus.
Sonny Rollins è sempre stato il mio preferito nel genere per il suo carisma sonoro, per la sua unicità. Uno stile inconfondibile che si riconoscerebbe da una sola nota! Questo penso sia un fattore indispensabile per ogni musicista, trovare una propria singolarità che lo contraddistingua e questo album fu il primo a rendermi chiaro nel cuore questo concetto.

  • Wu-Tang Clan – Enter the Wu-Tang (36 Chamber) (1993 Loud) – Link here

Loso a memoria questo album!
Che posso dire, c’è poco da dire! 🙂 Sarebbe un mondo senza dubbio peggiore se non esistesse questo disco.
E’ un’istituzione. Dovrebbero metterlo nei cassetti degli hotel al posto della bibbia.
Ogni volta che lo riascolto mi rimette in pace con me stesso.

  • The Slits – Cut (1979 Island) – Link here
Un altro disco di cui non posso fare a meno è senza dubbio ‘cut’ delle slits!
Sono appassionato a tutto il filone no wave, dai the Pop Group, Pigbag fino ai A Certain Ratio. Ho sempre trovato la connessione tra dub, punk e disco geniale. E le slits sono le preferite in questo genere.
Inoltre, come ad esempio le ESG, trovo che le band composte completamente al femminile abbiano sempre avuto un tocco incontraddistinguibilmente unico!
Se vuoi conoscere di più Cristiano e scoprire la sua musica di seguito alcuni link utili:

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