Pum Factory Festival 2016: Presentazione

copertina

Il limite, argomento sempre più attuale sul fronte sociale ma anche su quello culturale: “come superare il limite dettato dal corpo, dalla fisicità e attraverso il veicolo artistico trovare nuovi percorsi e slanci per farlo”.

Il limite allo stesso tempo rappresenta la territorialità, il luogo dove la comunità nel corso dei secoli ha sviluppato le proprie radici e la propria storia. Gli strumenti tecnologici ci permettono oggi dallo spazio limite di estendere le nostre radici (idea storia cultura) superando nuovamente un limite non solo fisico, ma anche temporale.

Ad esempio: dal punto di vista fisico il suono, e così ogni suo aspetto comunicativo, dal rumore alla musica, è l’incontro di due momenti: lo spazio e il tempo. Il mutare di questo incontro, la sua manipolazione, è già un evento che va oltre la comunicazione, è già comunicazione avvenuta e possibile, è la dimostrazione che si può superare il limite fisico con l’inventiva e la creatività, fino anche ad ipotizzare universi in cui il suono oltrepassa anche lo spazio e il tempo e diventa materia, diventa immagine istantanea prima.

Al contrario: ci sono limiti e ci sono mezzi per superarli, ma gli stessi mezzi aiutano anche a conoscere comprendere meglio gli spazi dove viviamo, i modi in cui viviamo i confini che ci creiamo, i quali sono anche necessari per delimitare un’area di acquisizione di un prodotto artistico, una zona di fruizione, un momento in cui siamo tutti nello stesso posto allo stesso tempo.

Lo scopo di questa seconda edizione sarà andare oltre la semplice presentazione dei mezzi tecnologici ed artistici con i quali di solito operiamo ma sarà volto alla prima creazione di una nuova comunità artistica che già ha una padronanza del limite e possa muoversi nella direzione univoca, ma anche contraria, ma anche diffranta attraverso diversi ostacoli e appunto “limiti”.

Lo spazio dove potersi incontrare e dare vita così ad un momento e una nuova spaccatura unica nella nostra storia personale verrà messo a disposizione per unirsi, lavorare insieme, creare, distruggere, performare, dare forma e senso a tutto ciò che desideriamo chiamare la nostra arte, senza preconcetti e senza tabelle di marcia, ma solo squarci.

X2, Raddoppiamo!

Il Pisa Undeground Movement torna a festeggiare nella sua Pisa. Sabato 30 maggio insieme all’etichetta “MoveXperience” siamo emozionati di presentarvi un’altra festa, un’altra occasione di incontro e di scambio, nella romantica cornice del vecchio Cinema Lumiere. “X2” il nome della nuova festa, “X2” rappresenta la seconda potenza della variabile creativa del PUM. Lo scorso mese con “X” vi abbiamo introdotto in una dimensione visiva personale e variegata, con le performance visive di Ten Pants, XO/NDE- Video XO drum&space project, Jack Omino & Micol Pisci – Visual, Vj Atomix, D.r.e.n + Tritono – Visual, e ancora OTTOvonbismARK aka Ark8 con il suo Visual Mapping.
Ma che cosa intende la P.U.M. Factory con la X?

” X è un progetto di ricerca della propria identità, della propria forma artistica, del proprio percorso nel quale spesso si incontrano incroci, tra arti diverse, sperimentazioni, nuovi ruoli e nuovi giochi. Il viaggio verso una cometa sepolta ai confini dell’universo o semplicemente quello che tutte le mattine si compie per andare a comprare i cicchini al tabacchino. Qualsiasi cosa da esprimere è X e chiunque è X e trova spazio dovunque. ” – Dren

Con X2 abbiamo raddoppiato il termine variabile, con l’intenzione di portarvi in una dimensione più tangibile dove musica, video, disegni, illustrazioni e fumetti possano prendere corpo e anima e fondersi insieme nell’esperienza tipica del nostro movimento. X al quadrato , il nostro secondo appuntamento propone di portare su un palco noto, ciò che viene prodotto sotto al palco. Il pubblico diventa attore e l’attore pubblico, in un mix esplosivo di vitalità e aspettativa.

Questo il programma dettagliato della nostra avventura:

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Autoritratto, Photo by Martina Ridondelli
Autoritratto, photo by Martina Ridondelli

 

 

 

 

 

 

* 19:00 si aprono le porte del Lumiere che ospiterà per tutta la serata tre fantastiche donne:

Martina Ridondelli, esposizione fotografica.

Beatrice Taccogna, esposizione di tele.

Lois Frangioni, sarà presente con il suo banchetto vintage nel quale potrete trovare vestiti e accessori di seconda mano a prezzi davvero “underground”

** 20:00 faremo una chiacchierata con Francesco Catelani, autore del fumetto “Crotus

“Un’osservatore silenzioso assiste alla nascita di ogni cosa, mentre astrodivinità ancestrali danno vita all’esistente, guidate da una mano che -svogliata- ne scarabocchia forme e movenze su fogli bianchi.
“In principio era il verbo”, diceva qualcuno.
Qui no: in principio era una pagina vuota.”

Lofi-Comics , con all’attivo 14 fanzine pubblicate e una in arrivo!

Cistus – La casa del morto (già presente alla 1° edizione del P.U.M Art Fest)

Federico Fabbri – il disegnatore, fumettista lucchese delle epiche locandine del Seed Club

&

– il distro BORDA!fest con il libro “Rise of the Subterraneans”, più in distribuzione pubblicazioni di Uomini Nudi che Corrono, Vieni Verso il Municipio, C.A.C.C.A.

– il distro Autoproduzioni varie tra cui : il Soppalco Fanzine La fabbrica di Braccia, Mattia Pagliaruolo.

A mali estremi - Rodedentro
A mali estremi – Rodedentro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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I PlayOff (Fiera, Freddastereo e la Mirana)
I PlayOff (Fiera, Freddastereo e la Mirana)

 

 

 

 

 

 

*** 21:00 proietteremo i corti di Fiera e Freddastereo  

Ricompaiono le non-situazioni del duo pisano che ci trascineranno in una periferia pisana vissuta con ironia e disincanto.  Un progetto nato dal nulla, che punta al nulla, che parla di nulla, ma sa come farlo (dicono loro).

per quanto riguarda la musica :

**** 22:00SORRYCAT (Dj-set) che aprirà la serata con un’ora di intenso U.K. Garage

**** 23:00SOULSHAKER Project – La caldissima e potentissima voce soul di Celeste Zhilla, che ripropone i pezzi delle Weeping Willows in una chiave strumentale, accompagnata dalla chitarra di Andrea Caracciolo, la batteria di Dario Patamia e il basso di Giovanni Grillo.

**** 00:00 – presentazione del disco “A mali estremi” dei RODEDENTRO, prendiamo spunto direttamente dalla descrizione della loro pagina: “Rodedentro è un powertrio. Flavio & Andrea & Davide.” Semplice e diretto, una musica potente che non vuole noie.

**** 01:00MVZA  (Dj-set)  – due ospiti torinesi, a conclusione di questo lungo viaggio, perché se non concludiamo la serata con musica techno ed electro che ci scuota e ci scarichi, che festa sarebbe?

 

 

 

 

 

Were just a bit- MVZA_Remix
Were just a bit- MVZA_Remix

|  the Factory  |  Nicol P.

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Il produttore vagabondo: suoni e socialità al Link

Non è per niente scontato assistere a tre giorni di rinnovato entusiasmo, attenzione, vivacità e allegria così intensamente come sta accadendo qui a Bologna per il primo “Underground Movement” il festival che unisce 4 Città (Bologna ospitante, Pisa, Ragusa, Roma e Barcellona in Spagna), 13 spazi, più di 65 artisti, altrettanti gruppi e associazioni operanti in maniera trasversale su musica, arte figurativa, multimediale, letteratura, poesia e sport. Sicuramente la partenza è stata ottima e questa prima edizione di UM sta facendo girare molto entusiasmo nei vari ambiti e nelle varie città, come una forza propulsiva, una nuova vitalità che era da troppo tempo latente ma che finalmente è riesplosa! Tutti insieme siamo qui a Bologna per dire Italia noi esistiamo, Italia non sei solo una scarpa con un tacco, Italia abbiamo tanto da dirti e tanto da dire anche al resto del mondo. E non lo faremo solo con 5 giorni di festival, lo continueremo a fare, come da sempre lo abbiamo fatto in ogni singolo spazio di ogni sperduta città, ma da oggi in poi lo faremo sempre di più, con una forza e un vigore rinnovato, con una rete fatta di carne, ossa e testacce dure che geograficamente già ti copre Italia e si estende anche all’estero!

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Underground Movement come pratica di resistenza culturale


UNDERGROUND MOVEMENTQuesta la locandina ufficiale del festival che è iniziato ieri nella città di Bologna, che per l’occasione diventa focolare e centro espositivo di quella che è la concreta situazione storico culturale che stiamo vivendo nel nostro paese. Si parla di musica, di reti culturali intessute tra realtà diverse ma unite sotto la stessa passione, quella per la tecnologia applicata al sapere e all’arte come binomio indivisibile dei nostri modern times. La voglia di emergere senza far rumore, ma con la speranza e la consapevolezza di stare cambiando il mondo a piccole ed indelebili dosi, nei prossimi giorni esploderà fortissima!

Ecco allora che gli Underground Movement di Bologna, Pisa, Roma, Ragusa e Barcellona (Spagna) oggi si uniscono ufficialmente e daranno vita con i loro fiati e le loro idee pazze alla prima edizione di un festival interdisciplinare che tocca musica, arte, sport e letteratura e si distribuisce in dieci spazi cittadini (Granata, InContex, L’archivio, Link, Mikasa, Oz, Spazio Malvagio, StudioBUM, MenoUnoLab, Kilowatt) fra il 20 e il 24 maggio.

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