L’argonauta: diario cosmico di viaggio
“L’impresa”
Marzo 6
Anno 2020, nel paese imperversa un nuovo nemico in combutta con Re Pelia che vuole mantenere il suo dominio incontrastato. La Tessaglia appare vuota e desolata, nella città di Iolco, gli umani sono costretti a rifugiarsi nelle loro abitazioni. La “società del benessere” così definita sin dai tempi di Re Aristo è in ginocchio. Tuttavia grazie al Dio della tecnologia Syncro cha ha creato diversi dispositivi per gli umani, questi rappresentano una possibile via di uscita. Dentro alle mura delle proprie abitazioni, grazie a queste apparecchiature che consentono la comunicazione a distanza, uomini e donne di cultura si organizzano per formare la resistenza.
«Da te sia l’inizio, Febo, a che io ricordi le gesta
degli eroi antichi che attraverso le bocche del Ponto
e le rupi Cianee, eseguendo i comandi di Pelia,
guidarono al vello d’oro Argo, la solida nave.»
Marzo 7
Uno di loro, un certo Giasone, rientrando alla sua abitazione trova una vecchia in difficoltà che aiuta con coraggio ad attraversare il fiume Anauro. Il gesto non rimane inosservato al Re Pelia, che temendo l’avverarsi di un’antica profezia decide di sbarazzarsi del giovano e di tutti coloro che avrebbero potuto instillare il seme del pensiero critico. Pelia affida così a Giasone un’impresa ritenuta impossibile: raggiungere la Colchide e conquistare il Vello d’oro, un manufatto d’oro, un manto dagli incredibili poteri magici che potrebbe portare al paese la tanta sospirata pace e aiutare a sconfiggere il nuovo nemico.
Marzo 8
Giasone abbraccia l’avventura, con messanger inizia a formare una squadra dove riunisce tutti i più validi compagni e compagne d’avventura, e fa preparare dall’esperto armatore una grandiosa nave “l’Argo”. Purtroppo tra i prescelti, Pelia imbarca – di nascosto – anche il figlio Acasto con l’intento di sabotare l’impresa.
Tri i primi nomi che spiccano nella lista delle donne e uomini di cultura scelti da Giasone troviamo “Masomenos” una collaborazione tra Joan Costes, graphic designer e DJ, e Adrien de Maublanc, produttore e tecnico del suono. Due maestri nell’audiovisivo che usano per produrre il loro universo spontaneo, spensierato, psichedelico, senza limiti.
Marzo 9
La mattina della partenza, Giasone viene convocato dagli dèi sul monte Olimpo. Zeus assicura gli eroi che il loro viaggio sarà da questi benedetto e che grazie alla dea Era potranno ricevere tre aiuti. Era fornirà in caso di bisogno tre semplici risposte. Allora Giasone decide subito di porre una prima domanda. Quale destinazione dare a questo viaggio? Era li indirizza nella Colchide, la terra oltre i confini del mondo.
Subito dopo Argo la barca della compagnia salpa per l’avventura. Incertezza, paura, speranza, sono tutti i sentimenti che accompagnano questo momento. Il mare è sereno, l’orizzonte senza limiti. Giasone ha subito stabilito i diversi ruoli su Argo con l’intento di far collaborare tutti verso il successo dell’impresa. Coordinamento ed esperienza le due armi a disposizione di Giasone per portare a termine quest’avventura.
Marzo 10
I primi giorni scorrono veloci, il fresco odore del legno al mattino e i venti dolci e favorevoli, permettono a ciascuno di svolgere al massimo i propri compiti e di essere d’aiuto ai propri compagni. Tra le donne e gli uomini di cultura dell’equipaggio, Cairn e DEVICE, due giovanissimi mozzi reclutati da Giasone tra le fila del Pisa Underground Movement (una famiglia di artisti indipendenti), dopo aver tirato a lucido il ponte e gli altri ambienti della nave hanno dedicato po’ del loro tempo a completare un diario sonoro sul dipinto del pittore americano “I nottambuli” (Nighthawks) di Edward Hopper (1942). Questo diario potrà essere usato a bordo per distrarre i marinai dai canti delle sirene.
Il suono esce fuori come offuscato. Al centro della composizione l’attenzione si sposta all’interno del bar dove sta avvenendo una conversazione, per poi di nuovo spostarsi sul vuoto silenzio della strada. Il piano esprime un senso di rassegnazione, mentre pochi effetti (gestiti con SLOO, un sintetizzatore per Reaktor 6 sviluppato da Time Exhile anche lui tra i presenti sull’Argo) rinforzano il senso complessivo di nostalgia.
Marzo 11
Dopo un paio di giorni di navigazione gli argonauti sono costretti a fermarsi per un primo rifornimento sull’isola del Bronzo. Tutto appare deserto, i pochissimi abitanti presenti, in fila indiana davanti ai pochi supermercati aperti. In questi momenti ci rendiamo effettivamente conto di quanto sia fragile tutto il meccanismo sociale, che in ultima analisi ci induce a trovare sicurezza nell’immagine del “frigorifero pieno”.
Che danno ci farà un sistema che ci stordisce di bisogni artificiali per farci dimenticare i bisogni reali? Come si possono misurare le mutilazioni dell’anima umana? (Eduardo Galeano)
L’estrema fiducia del gruppo e la noncuranza degli dei durante la perlustrazione dell’isola causa il risveglio del gigante bronzeo Talo. Nello scontro la compagnia perde il marinaio semplice ARTF (Almost Ready to Fly).
La sua scomparsa spinge Ercole a disertare la missione per continuare da solo le ricerche del giovane amico.
Marzo 12
A quasi una settimana dall’inizio della loro storia il gruppo appare oggi indebolito. Le condizioni fisiche e morali dopo lo scontro sono precipitate ai minimi termini.
Giasone decide allora di richiedere nuovamente l’intervento di Era e la dea gli indica di mettersi alla ricerca del vecchio Sorrycat, un veggente punito dagli dèi con la cecità per aver osato sfidare le sacre danze tribali con ritmiche moderne e sinth eletrizzanti.
Marzo 13
Il morale della compagnia sta piano piano risalendo così come stanno guarendo le ferite causate dallo scontro con Talo.
Durante le notti su Argo la compagnia decide di avviare un canale streaming “CCTv” attraverso il quale aiutare chi intrappolato nelle proprie abitazioni in Tessaglia vuole seguire le avventure degli eroi.
Marzo 14
La compagnia giunge sull’isola dove dimora il vecchio SorryCat. Il vecchio produttore di House Tribe Records accoglie con entusiasmo così tanti uomini e donne di cultura, ma per indirizzare nuovamente le ricerche del vello d’oro chiede agli argonauti di liberarlo dalla TRAP, un mostro commerciale che si prende gioco di lui e degli ascoltatori con frasi scontate ma di forte effetto, ritmiche poverissime che si reggono soltanto su qualche fx ben posizionato.
A story by Daniele V.
Edited by Daniele V. One of the founders of the PUM – Pisa Underground Movement. Devoted to electronic music and its cultural background. I started writing to accomplish the need to tell what’s going on and track change about our activities, and I found new energies and interests.
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