Alziamo il volume per una nuova Cultura del Club

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La visione è chiara e l’intensità con cui agire pure, diamo spazio a nuove azioni

In questo periodo – per tutti – molto difficile cerchiamo di dare un nuovo slancio all’azione. Come artisti, musicisti e operatori culturali sentiamo il bisogno di alzare la testa e la voce su “nuove” traiettorie di sviluppo. Percorsi che nel nostro piccolo abbiamo in realtà già – da tempo – intrapreso.

Un breve manifesto

In tutte le attività sviluppate in questi anni come PUM, così come nei progetti più specifici, e in quelli in corso come Club Cultura, abbiamo sempre portato avanti l’idea di una possibile grande community.

Accostando ideali di resistenza e di cambiamento all’azione concreta; al “do it yourself”, abbiamo alimentato una visione politica che ci vede tutti assieme: l’artista, gli appassionati, il pubblico, i cittadini e tutti coloro che sognano un ulteriore sviluppo culturale della nostra società. Un percorso fuori dai palazzi, così come dalle assemblee che strumentalizzano questi sentimenti, ma nella ricerca – attraverso il fare – di una maggiore sostenibilità.

In questa nostra visione di lungo periodo, l’Arte e relazioni umane sono finalmente al centro del sistema. Non sono concepite alla stregua di un piccolo e colorato satellite o di un’altra mera attività con cui alimentare il sistema di mercato. Così la musica continua a nascere anche da un impegno profondo che gli attori dedicano alla community, diviene un atto politico orientato al cambiamento.

Ma cosa vorremmo cambiare?

Oggi solleviamo la voce. Per recuperare quegli elementi preziosi della cultura club che spingevano le persone ad aggregarsi attorno alla musica. Quelle energie primordiali che spingevano verso una maggiore socialità, portando cambiamenti culturali attraverso nuovi linguaggi. In altre parole, alla creazione di comunità. Nuovamente – ci lanciamo contro l’individualismo galoppante e alla società del throw-away, la cultura dello zapping estremo e del rimpiazzo con alternative sempre meno care.

Così alziamo la voce per richiamare l’attenzione di tutti verso il bisogno di incontrarsi – in luoghi fisici e non solo virtuali. Per condividere esperienze e per ascoltare nuova musica.

Oggi guardiamo al futuro con occhi sognanti, tenendo vivo il ricordo di quel brivido che ti percorre dentro quando realizzi di:

essere parte di un insieme di persone che condivide cruciali fili dell’anima. Quel così detto – fiume di persone – di cui fai parte quando sei a un concerto e smetti di sentirti goccia, ma ti senti fiume

(outro t-mag issue n.7 – PERSONA)
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Club Cultura lancia: la Cultura del Club, un appuntamento costante con l’ascolto e con il mistero della scoperta.

Fuori dal sistema delle scelte infinite che attraverso la rete alimenta ancora di più la cultura dell’individualismo. Fuori dello zapping estremo, ma sopratutto dalla spirale dei bisogni non-essenziali!

Quei bisogni che alimentano il desiderio di personalizzare la personalizzazione delle capacità di progettare il proprio “hamburger” per la quale ciascuno può essere un Dj. Ciascuno può essere un musicista, un ballerino, un performer, un organizzatore di eventi. E ancora, un tecnico luci, un barman e un funzionario della SIAE e allo stesso tempo tutto e il contrario di tutto.

Non critichiamo qui la maggiore accessibilità o la maggiore possibilità di realizzare i propri sogni – che è un bene. Ce la prendiamo con la costante spinta verso l’insoddisfazione. Uno stato necessario per alimentare i consumi spinto dal sistema a nostro danno. Uno stato che si attiva nel momento in cui scendiamo a patti nella ricerca di una personalizzazione estrema del proprio sè. Nel momento in cui ci perdiamo quella bellissima possibilità di far parte di un fiume, isolati e costantemente insoddisfatti. Non troviamo il nostro spazio, ci abbandoniamo al mercato e alle sue logiche.

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Copyright CC Music is the Answer
Un percorso sonoro per valorizzare la relazione fra ascolto, pubblico e Dj

Lanciamo così un progetto per tornare a popolare il Club, con la voglia di ascoltare musica prima di tutto, di scoprire novità, di portare innovazioni culturali e sociali.

#CC propone un nuovo percorso musicale e di night life. Un progetto che darà spazio a diversi artisti e Djs. Chiederemo a ciascuno di loro di preparare un viaggio musicale di almeno due ore, un cross-over di musica elettronica per portare l’ascoltatore in altre dimensioni, verso altri lidi e magari riscoprire l’energia alla base della vita notturna.

Come parte di questo fiume che è in costante evoluzione e cambiamento, ci teniamo a sottolineare che si tratta di un percorso nuovo.

Incentrato sull’ascolto guidato/sul percorso sonoro in quanto:

  • sviluppato proprio in un club come il Caracol Pisa che già godendo di un buon punto d’ascolto ha recentemente deciso di investire ancora di più sull’acustica delle pareti offrendo così una sala unica nel suo genere;
  • visti i tempi bui che stiamo vivendo con il COVID-19 lo spazio è stato pensato per trasformare il dance-floor in uno spazio d’ascolto e conversazione in totale sicurezza e nel rispetto della normativa vigente;
  • guidato dall’esperienza e abilità e passione dei Djs che vi guideranno durante il percorso, aumentando l’esperienza con il loro tocco, “facilitando il passaggio da un quadro a quello successivo“.

Abbiamo pensato ad un approccio diverso che parte dalla valorizzazione del lavoro, del mestiere del Dj e della sua sensibilità. Tutti aspetti fondamentali in una comunità sana, che riconosce il valore del tempo, dell’impegno e delle relazioni.

Non potranno mai gli algoritmi….le piattaforme e l’operare della rete sostituirsi al rapporto tra chi sceglie un disco e chi ascoltandolo entra in contatto con quell’emozione. Un’emozione nata e terminata in quello stesso momento, unica e irripetibile esperienza.

Su questa immagine cercheremo di costruire una storia nuova. Se in passato abbiamo cercato in tutte le occasioni di trasmettere il valore del gruppo, dell’alternarsi in console o del suonare assieme contro ogni forma di individualismo ed egocentrismo. Oggi in lotta sempre contro questi vecchi nemici poniamo invece l’accento – razionando le energie – sulla profondità della materia musicale e la sua dinamica.

Con la Cultura vorrei

Ecco con la Cultura del Club vogliamo riportare su uno stesso piano la dimensione del sogno e dell’ascolto. Vogliamo lanciare un nuovo modello di serata per stare insieme. Quindi mai più soli e isolati davanti ad un terminale, uno schermo, un “dispositivo cheap” per ascoltare musica. Vi aspettiamo in luogo disegnato acusticamente per offrire la migliore esperienza in zona, con artisti pronti a guidarvi in un fiume in piena e in compagnia di chi ama la musica a tal punto da metterla al centro del suo mondo.

Certo….sicuri e distanziati, almeno fino a che ce ne sarà bisogno. Con la Cultura del Club vogliamo provare a cambiare le regole del gioco ed invertire il mood del dancefloor…dal ballo-sballo all’ascolto attivo, alla conversazione, allo scambio di conoscenza attraverso il viaggio sonoro.

Con la cultura del Club lanciamo la nostra azione politica, per valorizzare le nuove forme della musica elettronica, attraverso dei dj set di ricerca sonora verso le ultime tendenze e le sperimentazioni più interessanti del momento.


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Edited by Daniele V. One of the founders of the PUM – Pisa Underground Movement. Devoted to electronic music and its cultural background. I started writing to accomplish the need to tell what’s going on and track change about our activities, and I found new energies and interests.

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