FACTORY ASKS 0020 : DAVIDE URGO
Nome Artista 0020 : Davide Urgo
BIO
Davide Urgo è nato a Napoli nel 1990. Ha frequentato il Liceo Artistico e poi l’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si è laureato in Pittura. L’incontro con disegnatori e scrittori della sua città ha inclinato i suoi interessi verso il fumetto e lo ha portato a partecipare alla creazione di una rivista indipendente, “Hey,Pachuco!” e ad attività culturali di diverso genere, come mostre e performances. Attualmente vive e lavora a Bologna, dove frequenta il corso di Linguaggi del Fumetto all’Accademia di Belle Arti.
01. Come hai intrapreso il tuo percorso artistico?
Disegno da sempre, fin da quando ero bambino. Ho studiato arte e il disegno per anni a scuola e soprattutto con amici artisti che ho incontrato lungo la via. Dagli incontri e dagli esperimenti conseguenti è lentamente emerso ciò che personalmente mi piace dell’arte visiva e quello che potrei definire il mio “stile”, formato amalgamando spunti diversi , presi da diversi ambiti come la psicologia, l’esoterismo e la musica.
02. A chi o cosa ti ispiri per quanto riguarda i tuoi lavori?
Le mie ispirazioni sono l’arte antica, la pittura rinascimentale, Moebius (Jean Giraud) e i fumettisti degli anni 70, l’arte psichedelica e i sogni.
03. In quanto “artista” qual è la tua massima aspirazione?
Vivere con l’arte e le mie creazioni.
04. C’è un messaggio legato ai tuoi lavori senza il quale non li chiameresti tuoi?
Il messaggio più importante dei miei lavori è che esistono realtà nascoste ai nostri occhi, ma ugualmente presenti e influenti nella nostra vita. E che il linguaggio e la coscienza permeano ogni cosa nella realtà, rendendola significativa. L’universo è più vasto di quanto appare e non finiremo mai di scoprire i suoi contenuti.
05. Che cosa vuol dire underground per te?
Underground è una rete di persone che lavora in questo momento per creare qualcosa di così nuovo che non riesci a definirlo, l’avanguardia della percezione.
06. Che progetto hai portato al festival e cosa ha significato per te?
Ho portato con me le ultime produzioni e anche lavori più datati, a cui sono affezionato. Sono i disegni che porto con me in strada con lo scopo di esporli e diffonderli. Per me il festival P.U.M è stata un occasione per conoscere persone interessanti ed ampliare le mie vedute, scambiando opinioni e visioni.
07. Quanto sono importanti secondo te occasioni come il festival per promuovere i giovani creativi locali e cos’altro vorresti che venisse fatto in questo senso?
Secondo me sono fondamentali eventi come questo per espadere i propri orizzonti e mostrare il proprio lavoro in un ambiente amichevole ed aperto. Credo che ci vorrebbe maggiore disponibilità delle istituzioni, connessioni tra i diversi eventi che crescono in tutto il mondo e più interesse da parte delle persone che non praticano arte.
| The Factory | Davide Urgo |
“Nessun artista è stato maltrattato durante la realizzazione di questa intervista.”