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Save the Music #02

Giegling

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Certe cose si creano e basta. Un po’ come l’amore. L’unione e la comunione di intenti di unità singole che vanno ad intrecciarsi con estremità differenti, parallele fino a quel determinato momento. È quello che ci ricorda il battito estenuante di un goccia che esplode a contatto con il terreno. Giegling evoca terra. Sapore di reale, estremamente al passo coi tempi, forse anche in anticipo sulla tabella di marcia. Rude ed allo stesso tempo tremendamente efficace. Il contatto con la natura che si attacca alla ferma convinzione dell’uomo, esso stesso influenzato nel suo incessante e quantomai necessario rapporto con ciò che fisicamente lo circonda.

Il messaggio principale che passa non è il prolisso arrivismo dell’etichetta “standard”, dove tutto ciò che conta è saper vendere bene il proprio prodotto “no matter what”, ma la rivalutazione in chiave puramente musicale di ciò che dovrebbe essere un collettivo discografico: la musica è al centro dell’universo. Nessun ghirigoro, nessun tentativo di ammaliare l’ascoltatore con strambe trovate pubblicitarie. Resta qualcosa di minimale e al contempo affascinante: il mood del suono.

La rivalutazione in chiave puramente musicale di ciò che dovrebbe essere un collettivo discografico
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Giegling non a caso nasce fuori dalle ingombranti sagome delle metropoli tedesche. A Weimar. In una fabbrica abbandonata Konstantin (metà del duo Kettenkarussell) e Dj Dustin iniziano una serie di serate per promuovere la propria musica. Nel fabbricato si sviluppano 3 sale che trattano rispettivamente house e techno, elettronica sui generis, funk e soul. Futuri temi principali e punti cardine dalla label.

Nel 2008 la fabbrica viene abbattuta e coi pochi soldi rimasti il non più duo (si è aggiunto Ateq) decide di stampare il primo vinile.

You and me make love forever di Kettenkarussell segna fin da principio il carattere camaleontico delle opere Giegling. Un approccio alla dancefloor allo stesso tempo tradizionale e rivoluzionario. In ogni release dell’etichetta di Weimer si trovano pezzi tipicamente dance che vengono accompagnati da una introspezione che il produttore di turno compie su sé stesso, sulla propria musica e sul rapporto tra essa e il pubblico ricevente. Questa ricerca rende l’ascolto adatto a qualsiasi tipo di situazione. Sia essa all’interno di un club, sul proprio divano, durante una corsa oppure negli gli attimi di un lungo viaggio.

Ma come funziona questo collettivo?

Come funzionino le cose all’interno del collettivo lo spiega bene in un’intervista Ateq: si scopre che Vril è il “ministro del destino”, Leafar Legov è responsabile delle mutandine bagnate in pista. Dustin si occupa dei contratti, Konstantin della pressione, Prince of Denmark dei sogni. Ateq delle vibrazioni artistiche, Dwig è responsabile dei samples mentre Deer è il tutor tecnico del progetto. In definitiva ciò che fa la differenza è un’organizzazione che rende semplice il lavoro di ciascuno. Certo poi è la musica che parla e in questo caso lo fa incantando.

Il carattere peculiare che rende difficilmente catalogabile sotto un unico filone il genere trattato nelle produzioni Giegling parte dal minimalismo di Kettenkarussell per arrivare ai tre moniker Prince Of Denmark, Traumprinz e Dj Metatron, che fanno da maschera ad un’unica identità (talmente importante e libera da qualsiasi vincolo da avere dedicata una sub label chiamata per l’appunto Traumprinz), anonima per il momento e che è una fusione di house, techno, ambient e breakbeat, oltre che una gioia per le orecchie in tutte le salse. In mezzo troviamo produzioni tra le più complete e visionarie degli ultimi anni. Si passa dalla classe cristallina di Edward al vento sonoro e impetuoso di Vril, per non parlare dei talentuosi Map Ache e Matthias Reiling (già noto per il suo altro progetto Session Victim).

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Tra i progetti più interessanti della casa discografica meritano una menzione: la “Staub Serie”, letteralmente la “Serie di Polvere”, che comprende 7 12” realizzati da Prince of Denmark, Vril, Rau (un alias di Ateq) e Zum Goldenem Schwarm ( lo “Sciame Dorato”) e che è descritta dallo stesso Ateq come “un messaggio segreto di come le cose dell’universo e l’umana natura si leghino insieme” e, i “Giegling Mix” simbolo delle produzioni della casa tedesca e giunti alla fama internazionale proprio quest’anno, dato che “This is Not”, l’ultimo della serie realizzato da Dj Metatron e contenente materiale unreleased, è stato nominato miglior mix dell’anno dalla rivista specializzata Resident Advisor.

“Forum” sub-label nata dalla madre nel 2013

Altro cenno lo merita “Forum” sub-label nata dalla madre nel 2013 e specializzata nella produzione di Lp a caratteri techno. Partendo da “The Body” di Prince of Denmark  l’obiettivo di Forum è sempre stato quello di scandagliare un genere sempre più inflazionato donandogli un tocco unico e riconoscibile. Ecco allora gli effetti visionari di Prince of Denamrk con il suo The Body, la potenza espressiva di Vril nel suo Tours, la peculiarità di Zum Goldenen Schwarm con Aufgang e le sonorità ambient e mistiche di Sa Pa.

In definitiva cosa ci si può aspettare per il futuro di Giegling e cosa il lavoro di questi ragazzi ci ha insegnato?

Che con la qualità e una giusta programmazione, si possano bipassare le leggi scontate del mercato musicale odierno. Il resto sono solo lacrime e godimenti sonori.

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Lista Releases: www.discogs.com/label/144751-Giegling

Qua sotto trovate 24 tracce che ripercorrono la storia dell’etichetta dal 2010 ad oggi. Le canzoni sono in ordine cronologico per evidenziare lo sviluppo e l’attività incessante di ricerca.


Links:

Sito web / Discogs 


Edited by Jacopo Boni

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