5 dischi che hanno fatto breccia nella mia vita
Secondo episodio di #5ve_R!. Oggi scopriamo Tillo, e i 5 dischi che hanno fatto breccia nel cuore e nell’animo di uno dei più interessanti Dj della nostra regione.
Chi non ha ancora avuto questo piacere, potrà sentire Tillo il 6 marzo per Club Cultura al Caracol (Pisa).
Per i più appassionati e scafati viveur, i suoi set rappresentano un momento irrinunciabile che ti trovi al tramonto in riva al mare, oppure nel mezzo di un free party nel cuore della notte.
La sua selezione ti farà ballare e sognare fino all’ultima traccia.
Godiamoci questa nuova avventura con #5ve r!
Quali sono i 5 titoli irrinunciabili per Dj Tillo? Scopriamoli di seguito:
- Talking Heads – Stop making sense (1984 – EMI/TAH 1) – Link here –
Raramente i dischi dal vivo hanno fatto breccia nel mio cuore ma questo è una fotografia esaudiente del mio gruppo preferito al suo zenith.
Di quel concerto è stato realizzato anche un film da Jonathan Demme. Riguardandolo oggi pare impossibile sia stato realizzato quasi 40 anni fa..
Luci essenziali e look ricercati che fanno sembrare antidiluviani i concerti di quell’epoca, popolati altrimenti da capelloni, fumi e raggi laser.
Musicalmente coadiuvati da membri dei Parliament.
Ritmiche Afro degne di Fela Kuti, riff funky evocanti James Brown e l’istrionica teatralita’ di David Byrne che connette il tutto in vulcanica ed epica cerimonia.
- Massive Attack – Blue Lines (1991 – Virgin/5700960) – Link here –
Gli anni 80 hanno segnato una battuta d’arresto per il soul e la black music in generale.
Sul finire della decade però Jazzy B e i suoi Soul II Soul pubblicando Club classic vol.I fecero punto e a capo.
Dettarono così le direttive per un restyling del genere inserendo beat elettronici e loop.
Nel 91 questo seme e’ germogliato rigoglioso con quello che sarebbe diventato il capostipite della scena di Bristol, etichettata successivamente con l’appellativo di trip hop .
I Massive Attack nascono dal collettivo Wild Bunch
Numerosi sono le citazioni e i campionamenti. Il soul di for what you got di willy De Vaughn, il jazz fusion di Billy Cobham, facendo del taglia e cuci un nuovo modo di fare musica.
Arricchito dalle collaborazioni dell’allora sconosciuto Tricky, Shara Nelson ma soprattutto di Horace Andy, reggae man ormai decaduto e rilanciato prepotentemente e diventando una delle voci distintive del gruppo.
Pezzi come Unfinished Sympathy o Hymn of the big wheel.. L’inno ambientalista in cui compare la registrazione del canto delle balene,rimarranno in maniera indelebile perle distintive del suono degli anni 90.
- Primal Scream – Screamadelica (1991 – Creation Records/CRELP 076) – Link here –
Questo è l’album che piu’ di ogni altro ha rappresentato per me una sliding door. Mi incuriosì la recensione su Rumore dove descrivevano questo gruppo come una sorta di Rolling Stones sotto effetto dell’estasi. Andai alla Contempo a Firenze.
Con grande sorpresa del commesso (ascoltavo prevalentemente gruppi come Sonic Youth, Pavement, Mudhoney) gli chiesi il disco in questione e immediatamente scoppiò la scintilla.
I Primal Scream prima di allora erano un gruppo indie rock decoroso, ma nulla di più.
Tuttavia, fatto volle però che si affidarono alla produzione di Andrew Weatherall. Egli non si limitò a editare il disco.
Stravolse le tracce rivoltandole come un calzino e dando luce a quello che sarebbe diventato uno degli esempi di crossover. Nella più pura accezione del termine.
- Herbert – Bodily functions (2001 – !K7 Records – !K7097CD) – Link here –
Nel 98 Herbert realizzò Around the house.
Campionando suoni di utensili e strumenti da cucina, dando vita a quella che venne definita micro house, antesignana del genere minimal. Con il disco successivo Bodily function sposto’ la sua attenzione sul corpo umano, usando suoni provenienti dalla manipolazione di pelle umana, peli e organi interni. Da un punto di vista storico il lavoro è meno seminale del precedente ma la qualità delle canzoni è eccelsa. Delicato,raffinato, intriso di atmosfere jazzate, avvalendosi per la voce della collaborazione della sua compagna di vita Dani Siciliano ha realizzato un caposaldo della deep house.
- LCD Soundsystem – Sound of silver (2007 – DFA/dfa2164) – Link here –
Questo titolo rappresenta una menzione per l’intera scena electro. Les Rythmes Digitales, Booka Shade, Miss Kittin ,Digitalism e Soulwax sono fonte di ispirazione per i miei set. Tutti artisti improntati verso una dimensione ‘party’ piuttosto che dancefloor.
Capitanati da James Murphy, boss della label newyorkese DFA, gli LCD Soundsystem hanno sfornato negli ultimi 20 anni un disco più bello dell’altro.
Nel tempo elevandosi con la loro commistione post-punk e dance, ad eredi digitali dei Talking Heads, mostrandomi un’ideale chiusura del cerchio.
Edited by Roberta Ada Cherrycola
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